Sottoprodotto, non rifiuto.
Lo strumento più efficace dell’economia circolare.
L’economia circolare, nella prospettiva di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, punta sull’approccio “riutilizza, ripara, rigenera e ricicla” anziché sul processo lineare “prendi, produci, usa e getta”. In quest’ottica, gli scarti agroalimentari (animali o vegetali) possono diventare materie preziose dalle quali recuperare risorse.
Infatti, attraverso opportuni accorgimenti di processo e tecnologici, essi possono essere reimpiegati nel proprio ciclo produttivo oppure riutilizzati come materiali di partenza in altre produzioni in sostituzione di materie prime.
La nostra azienda affianca ogni cliente nella scelta delle migliori strategie di recupero e valorizzazione degli scarti alimentari e dei sottoprodotti industriali, che in funzione delle loro caratteristiche possano essere reimpiegati in altri processi produttivi o attività.
Disponiamo di un’ampia esperienza nella selezione e gestione dei residui di produzione, ottenuta nel corso del tempo e con vari approcci affiancando diverse aziende nel settore alimentare, nel settore industriale e nel settore agricolo.
Contattaci per richiedere un preventivo gratuito in merito al recupero di scarti di risulta, recupero di scarti alimentari e residui di produzione in genere. Operiamo su tutto il territorio nazionale.
Il riutilizzo di sottoprodotti e residui agroalimentari
Il settore agro-alimentare costituisce uno dei comparti produttivi a cui sono attribuibili le più elevate produzioni di rifiuti speciali (per la maggior parte non pericolosi).
L’industria di trasformazione alimentare produce considerevoli quantità di rifiuti lungo tutta la catena produttiva.
Circa un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano va perduto o sprecato. I paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo sprecano all’incirca la stessa quantità di cibo, rispettivamente pari a 670 e 630 milioni di tonnellate.
La consapevolezza della grande quantità di rifiuti prodotti lungo la filiera alimentare partendo dall’ambito agricolo, di trasformazione industriale fino al contesto domestico, ha destato negli ultimi anni una forte preoccupazione, anche nell’opinione pubblica, che si interroga sulle possibili conseguenze che ciò potrebbe avere sulla sostenibilità ambientale, lo spreco delle risorse e la stessa salute umana.
Contattaci per richiedere maggiori informazioni in merito al recupero di sottoprodotti di origine vegetale.
Operiamo su tutto il territorio nazionale.
Sostenibilità significa ripensare la destinazione finale degli scarti alimentari.
Il sottoprodotto è un prodotto dell’impresa che, pur non costituendo l’oggetto dell’attività principale, scaturisce in via continuativa dal processo industriale ed è destinato ad un ulteriore impiego oppure al consumo.
La dimensione economica della gestione dei sottoprodotti derivanti dall’industria agroalimentare è rilevante: essi costituiscono, in media, il 2-3% dell’intero volume dei prodotti “secchi” e il 7-10% dei prodotti “umidi”.
Da anni la ricerca si è concentrata sulla “valorizzazione dei sottoprodotti”, intesa come lo studio di nuovi impieghi per il sottoprodotto, in ambiti diversi quali: la zootecnia, la cosmesi, la farmaceutica, la bioenergia e il recupero di ingredienti utili nell’arricchimento e conservazione dei cibi.
La riutilizzazione dei sottoprodotti è uno dei metodi di prevenzione della produzione di rifiuti.
Il sottoprodotto infatti rappresenta la migliore opzione ambientale, poiché tramite l’utilizzo dei sottoprodotti gli scarti agroalimentari vengono reinseriti all’interno del ciclo di vita del prodotto e, così facendo, riducono effettivamente i rifiuti e l’inquinamento sostituendo in parte l’utilizzo di materie prime, contribuendo in questo modo allo svolgimento dell’economia circolare.